Il Dvd per farci che? Il Dvd è la promessa che la tecnologia dei computer ci ha fatto nel 1995 ma che stenta a mantenere. Il Digital versatile disk avrebbe, infatti, dovuto darci la possibilità di fruire meglio, con maggior comodità e potenzialità, di strumenti di comunicazione anche centenari quali la cinematografia, la musica, le opere scritte e quant’altro di leggero l’ingegno umano ha utilizzato finora per tramandare la conoscenza e che ora riassume in un'unica parola onnicomprensiva: multimedia. Grazie agli accordi tra i vari produttori interessati avremo su un solo supporto simile all’apparenza agli attuali compact disc di 12 centimetri di diametro, quanto oggi richiede il videoregistratore, il personal computer, l’impianto d’alta fedeltà. Tra le cose più affascinanti che il Dvd consentirà di fare sarà quello di poter vedere a casa un intero film doppiato fino a otto lingue diverse e fino a sei vie di suono ed effetti stereofonici. Come si ottiene tutto ciò? Con la digitalizzazione delle informazioni, è ovvio. Ma le immagini di un film trasformate in bit equivalgono a diversi gigabyte di dati (miliardi d’unità informative). Basati pensare che un solo minuto di audio stereofonico "pesa" 10 milioni di byte su un cd. Da qui il bisogno d'un supporto veramente capiente: il disco Dvd che ha la possibilità di memorizzare il contenuto equivalente di 24 attuali cd rom. Come riesce questo prodigio? Ecco alcune note tecniche. Com’è fatto un Dvd Un cd rom attuale può contenere fino a 650 milioni di byte ed è costituito da un sottile strato di plastica con affogato dentro una superficie metallica sulla quale sono state incise le informazioni sotto forma di piccole fossette (pit). Il rilevatore del raggio laser interpreta come segnale 0 oppure 1 la presenza o assenza del raggio riflesso dalla superficie metallica: il bit, l’unità elementare del linguaggio dei computer. Un disco Dvd ha un numero quattro volte più denso di pit d’un cd. Inoltre ha due superfici riflettenti per ogni facciata. Dalle diverse combinazioni possibili di queste cose si hanno quindi diverse capacità di memorizzazione: Singola faccia singolo strato: 4,7 gygabyte (equivalenti a 7 cd rom) Singola faccia doppio strato: 8,5 gigabyte Doppia faccia singolo strato: 9,4 gigabyte Doppia faccia, doppio strato: 17 gigabyte (equivalenti a 24 cd rom e, con la dovuta compressione, fino a 8 ore di film) I diversi formati d’un Dvd Proprio per tener fede al proprio nome, vi sono formati diversi di Digital versatile disk secondo la destinazione d’uso prevalente: Dvd Rom: è la classica evoluzione logica dei cd rom. Ossia il disco Dvd è utilizzato come strumento per la memorizzazione di grandi quantità di informazioni che non devono essere modificabili dal fruitore. Grazie alla affidabilità del supporto (di basso costo nella produzione ad alte tirature, di poca manutenzione se si sta attenti a non graffiarne la superficie plastica, di durata elevatissima se non proprio infinita se si hanno un minimo di accortezze nella manutenzione) il Dvd Rom è quello dal quale i produttori di prodotti multimediali e di videogiochi si aspettano una svolta nella incredibile quantità di dati che vi potranno memorizzare. Dvd Video: è il formato maggiormente atteso dagli appassionati di cinema e dell’Home Theatre, ossia da coloro che vogliono riprodurre in casa gli effetti sonori meglio di quanto non riescano a fare le tecnologie delle grandi sale cinematografiche. Oltre al film in movimento, infatti, la maggior parte delle aspettative sono affidate agli effetti sonori ottenibili dall’evoluzione dei sistemi surround sviluppati dalla Dolby (la sigla maggiormente in voga è Dolby AC3, che offre un rapporto 5:1) che guida il suono verso cinque canali principali (sinistra, centro, destra, dietro sinistra, dietro destra) e uno monodirezionale sul subwoofer così da far immergere sensorialmente l’utente nell'esperienza sulla scena. Ogni lato del Dvd Video può memorizzare fino a 133 minuti di filmato digitale utilizzando la codifica di compressione dati Mpeg-2 (Motion Picture Experts Group), sei piste per tre colonne sonore stereo surround, e sottotitoli in quattro lingue diverse (si possono avere fino a otto doppiaggi e 32 lingue per i sottotitoli, ma ovviamente il minutaggio finale del film scende considerevolmente). Tra le caratteristiche salienti del Dvd Video è la possibilità d’interagire con il programma scegliendo per esempio punti di vista diversi (ovviamente se previsti), la interazione con la trama scegliendo un proseguimento della scena piuttosto che un altro, la censura preventiva di parti non adatte ai bambini, notizie e informazioni sugli attori, sul backstage, eccetera. Perché dunque questa soluzione tecnologica stenta a decollare? Per paura delle copie pirata da parte dei produttori e distributori di film. La soluzione abbastanza recente è la divisione del mondo in zone: i Dvd Video dell’una non possono essere letti dai lettori Dvd dell’altra. Così che non capiterà che un film doppiato in Usa entri in vendita in Europa prima che sia distribuito e visto dal pubblico nelle sale cinematografiche. Contro le copie dei film sul nastro dei videoregistratori Vhs è stata adottata una protezione che falsa la resa dei colori rendendo inguardabile il filmato copiato. Tutto ciò fa sì che al momento non vi siano che due soli titoli in italiano: “Il postino” e “Farinelli voce regina”. Negli Stati Uniti, con lo standard video Usa Ntsc sono acquistabili circa un migliaio di titoli. In futuro, però, saranno oltre che con standard video diverso dal nostro Pal, anche protetti dall’appartenere alla zona 1 del mondo rispetto alla 2 dell'Europa e Giappone. Dvd Audio: la standardizzazione di questo formato non è ancora del tutto definita, ma si hanno grandi aspettative di ottenere un’alta fedeltà mai ascoltata con strumenti digitali grazie al passaggio, molto atteso, verso il campionamento a 24 bit e a una frequenza di 96kHz. E qual è dunque la differenza che si avrà rispetto all'attuale livello di qualità d’un cd audio che è ottenuta campionando a 16 bit con una frequenza di 44,1 kHz? Tenete presente che il numero di bit del campionamento è quello che influisce sulla dinamica del suono: quanto più è alto il numero del bit che descrive l’istante sonoro tanto minore è la differenza con l’istante successivo. Il numero della frequenza in kHz determina la risposta in frequenza ossia l’estensione verso l’alto o il basso della curva sonora. Inoltre la massima frequenza riproducibile è la metà della frequenza del campionamento utilizzata: campionando a 44,1 kHz si possono riprodurre fedelmente oscillazioni sonore di frequenza massima pari a circa 22 kHz. Tanto per avere un metro di paragone: la fedeltà della registrazione del parlato la si ottiene con 22 kHz e 8bit di campionamento. Ecco, dunque, che con 96 kHz e 24 bit ci si aspetta… l’inaudito. Dvd R: che sta per Recordable, ossia registrabile. È il supporto che verrà probabilmente utilizzato nel mercato di massa per memorizzare grandi quantità di dati su un supporto affidabile e duraturo. Poiché però le meccaniche dei lettori disponibili sul mercato di largo consumo non possono assicurare le prestazioni dei masterizzatori professionali, si potranno incidere solo uno dei due strati per faccia del Dvd riducendo la capacità di memorizzazione d’un Dvd R al massimo a 3,8 gigabyte per singola faccia, 7,6 con le due facce. La tecnologia utilizzata è ovviamente diversa rispetto agli strati metallici dei Dvd Rom sostituiti da un polimero che, quando viene colpito dal raggio che incide il segnale, fa cambiare colore e quindi indice di riflessione alla superficie. Il colore d'un Dvd R è verde-oro rispetto al metallico argenteo. Dvd Ram: differiscono dai precedenti perché consentiranno di registrare più volte sullo stesso cd. Per gli stessi motivi tecnici del precedente Dvd R, però, si imporranno ulteriori limitazioni nella quantità di dati memorizzabili: solo 2,6 gigabyte per faccia. Che sono comunque una bella cifra: 5,2 gigabyte per singolo cd doppia faccia. Che cosa acquistare? Per il momento sono disponibili sul mercato europeo i lettori Video Cd che possono leggere Dvd Video e cd audio. Le marche più note nell’elettronica hanno tutte un proprio lettore Video Cd: Sony, Pioneer, National, Thomson, Samsung e altri. Sono scatole simili ai lettori cd audio che si collegano al televisore e hanno di solito un ricchissimo telecomando pieno di tasti e funzioni per scegliere nei menù. Anche i lettori Dvd Rom che si collegano al personal computer sono numerosi. Possono essere interni (si collegano come fosse un lettore cd rom normale con un’interfaccia Ide-Atapi) oppure esterni (collegati mediante cavo Scsi). Attenzione alle “generazioni”: un pc Dvd Rom di prima generazione è quella che ha una velocità di trasferimento dati di 1,3 megabyte al secondo, equivalente alla velocità d’un lettore cd rom 8x. I Dvd Rom 2x, ossia di seconda generazione, hanno un trasfer rate doppio ed equivalgono a un lettore cd rom 18x. Però, se sul pc volete vederci i film dei Dvd Video dell’area Europa e Giappone (accomunate dall’essere nella zona 2) dovrete montare sul pc anche una scheda di decodifica Mpeg-2 (altrimenti non avrete sufficiente velocità di calcolo nella decompressione del filmato anche se siete dotati d'un pc con tantissima Ram e un Pentium II 333MHz) e un decoder per il suono stereo surround (attenzione agli standard usati: molti usano il Dolby Prologic). La Creative ha già in vendita un kit pc Dvd Rom dal nome Pc Dvd Encore Dvx-2, a un prezzo di circa 700mila lire che comprende la scheda decoder Mpeg-2 e il decodificatore audio nell’elettronica del lettore. Per saperne di più Columbia Tristar Home Video www.CTHV.com Metro Goldwyn Mayer www.mgm.com/mgmhv/dvd Walt Disney www.disney.com/Disney/Video Universal Pictures www.mca.com/universal_pictures/ Warner Bros www.warnerbros.com Fox www.fox.com